DOTT.SSA CAMILLA TAVERNA
PSICOLOGA

L'incongruenza di genere
Noi tutt*, in diversi momenti della vita, possiamo avere interessi e adottare atteggiamenti che non risultano conformi agli stereotipi di mascolinità e femminilità, che sono definiti a partire dalle convenzioni sociali in base a un sistema binario del genere. In questo caso si tratta semplicemente di una delle molteplici manifestazioni della nostra identità sessuale. Se però il divario tra identità di genere e sesso biologico aumenta tanto da provocare sofferenza psicologica, rifiuto dei propri attributi sessuali e il desiderio di appartenere a un genere diverso rispetto a quello assegnato alla nascita, allora si tratta di disforia (APA, 2022). L’American Psychiatric Association (APA) definisce la disforia come una marcata incongruenza tra il genere esperito/espresso e il genere assegnato, che perdura per almeno sei mesi. È una condizione clinica e come tale richiede un intervento di tipo specialistico, che in Italia prevede la presa in carico psicologica della persona e, nel caso di minore, anche della famiglia, associata a terapie mediche e farmacologiche mirate, che rientrano nel percorso di affermazione di genere (Hembree et al., 2017).